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Gay & Bisex

Che Voglia di Palestra - 5


di Marcus95
14.09.2021    |    14.917    |    24 9.7
"Mi svuoto le palline dentro agli slip e decido di non cambiarli ma di andare a dormire con quegli slip pieni della mia sborra..."
Dopo cena aiuto Nicola a sparecchiare ma di Federico neanche l’ombra. Una volta sparito in camera sua non è più tornato. Non ci mettiamo molto a sistemare tuta la cucina e torniamo in camera di Nicola.

“Adesso ti faccio davvero vedere i pesi che ho comprato” mi dice. “Però che sborrata cazzo” aggiunge.

Ci mettiamo al computer e aspettiamo che carichi la pagina. Ogni tanto Nicola si sistema il pacco e io guardo incuriosito.

“Ma tuo fratello non dice niente che vai in giro in mutande?” chiedo per tornare in argomento.

“Fede? No non mi dice niente, anche lui va in giro in boxer come me” dice. “Qualche volta ce le scambiamo, tanto abbiamo lo stesso fisico e le riempiamo molto bene entrambi” finisce di aggiungere Nicola prima di far cadere l’argomento.

Quindi mi ha detto che anche suo fratello ha un bel pisellone in mezzo alle gambe. Ma che bella notizia che mi sta dando Nicola. Peccato non poterlo vedere.

Nicola mi mostra finalmente i pesi che ha preso e dopo poco ci salutiamo così torno a casa. Prima di allontanarci ci diamo appuntamento in palestra. Esco e raggiungo la mia macchina e torno a casa. I miei genitori mi chiedono come è stata la cena ma io faccio il vago dicendo che alla fine è andata bene.

In realtà è andata molto più che bene. Anzi, fin troppo bene. Mi sono fatto una sega con Nicola e l’ho visto sborrare e super eccitato. Vedere Nicola col cazzo duro e che si arrapava davanti al video è stata una delle cose più belle. Davvero molto eccitante. Al solo pensiero mi si rizza nuovamente.

Mi metto nel letto e questa volta dormo anche io in mutande. Voglio provare l’ebrezza di dormire come dorme Nicola però a ripensare Nicola mi si rizza il pisello e mi metto subito una mano nelle mutande. Ho una voglia matta di rifarmi una seconda sega. Ho voglia di godere come ho goduto a casa di Nicola.

Mi immagino tutta la scena esattamente come è accaduta. Lui senza mutande e completamente eretto che parlava alla donna nuda sullo schermo. La mia mano va super veloce lungo tutto il mio pisello di scarse dimensioni. Mi sto eccitando velocemente.

Ovviamente ripensando a Nicola il mio orgasmo arriva molto velocemente e in pochi minuti mi sborro negli slip esattamente come aveva fatto Nicola. Mi svuoto le palline dentro agli slip e decido di non cambiarli ma di andare a dormire con quegli slip pieni della mia sborra.

***

Entro dentro allo spogliatoio quando vedo che l’uomo cinquantenne si sta già cambiando per andare via.

“Eccolo” dice lui quando poso la borsa vicino a lui. “Credevo di non vederti oggi che devo uscire prima”.

“Ci sono, ci sono” dico ridendo.

Quest’uomo si è così interessato a me senza un motivo apparente. Lui è ancora in tenuta da palestra quindi deve ancora fare la doccia. Questa volta però decido di stupirlo io.

“Sai, me le sono fatte, più di una. Per esempio ieri ben due ma non penso ci siano dei miglioramenti” dico a bassa voce per non farmi sentire dalle poche persone rimaste.

Lui mi guarda con aria sorpresa ma poi mi fa un sorriso.

“Allora non sei così timido a parlare di queste cose. Sono contento ragazzo” mi dice sempre piano.

“Forse un po’ timido ma me la cavo” dico ridendo.

“Ritornando al tuo pistolino, ma tu quanto lo hai grande il pisello? Da moscio intendo” mi chiede l’uomo.

Io mi guardo attorno e penso. Sinceramente non ne ho idea. Chi si misura il pisello da moscio?

“Non lo so sinceramente. Da moscio non me lo sono mai misurato” gli rispondo.

Lui mi guarda torvo e poi si mette pensare. Si fa sempre più vicino che quasi le nostre spalle. Si toccano.

“Fai finta di cambiarti le mutande e rimani nudo vicino a me così lo guardo bene e ti dico” mi dice lui.

Io rimango un po’ perplesso ma oggi me la voglio giocare quindi faccio un cenno col capo. Anche lui inizia a spogliarsi. Ci troviamo in mutande, entrambi slip. Con un cenno del capo le abbassiamo tutti e due contemporaneamente.

Dalle sue esce un bel pisello moscio e bello lungo con la cappella in bella mostra e un ciuffo folto di peli sul pube. Sotto il pisello ci sono due palle enormi che sembrano anche molto piene. Si può ben dire che quest’uomo è un toro a tutti gli effetti.

Ovviamente la cosa non si può dire per il mio. Dagli slip esce un pisellino abbastanza corto ma con una cappella nella media coperta dal prepuzio e due palline sotto. La cosa che abbiamo in comune sono i peli, anche io sono bello peloso ma lui lo è molto di più.

Mi guarda attentamente per qualche secondo e poi guarda il suo. Non c’è confronto ma sono curioso di sapere cosa ne pensa.

“Piccolo è piccolo ma non temere ragazzo ti faremo diventare un bel torello anche te” mi dice con un ghigno sulla faccia. “Il pisello possiamo allungarlo ma quelle palline sono decisamente un po’ piccoline. Fai tanta sborra?”

“Tre o quattro spruzzi li faccio ma poi basta” rispondo sincero.

“Sì immagino” dice lui guardandomi pensieroso. “Te le strizzi qualche volta quando ti fai le seghe?”

“No direi di no. Mi farebbero male” dico io già immaginando il dolore.

La gente sta uscendo dallo spogliatoio fino a lasciarci quasi da soli.

“Qui sbagli. Per essere un uomo vero devi soddisfare anche le palle. Devi coccolarle e farle sentire amate” dice lui spiegando come un padre farebbe con un figlio.

“Per farle sentire amate devo strizzarle? Non è un controsenso?” chiedo abbastanza perplesso.

“Assolutamente no. Così facendo loro si rinforzano. Scusa un secondo ma ho bisogno di sentirle” dice lui allungando la mano.

La sua mano si posa sul mio scroto e lo sento che cerca di sentire la grandezza delle mie palle. Ne prende una per volta e le sente nella sua mano. Il mio pisello inizia a crescere ma cerco di tenerlo il più normale possibile. Dopo aver tastato bene toglie la mano.

“Hai proprio le palle piccole, credevo non ti fossero scese del tutto invece sono belle piccoline. Qui ci vuole tanto allenamento e le devi usare molto e spesso. Così anche loro si abituano a lavorare. Dai senti le mie senza vergogna” dice lui aprendo un po’ le gambe e mettendo in bella mostra le sue palle belle grosse e belle pelose.

Con una mano afferro la prima e posso dire con certezza che sono grandi quanto un uovo e sono belle solide. Accarezzo lo scroto passando tra i peli e raggiungo l’altra palla. La prendo in mano e sento il suo peso e la sua consistenza. Ha una palla davvero bella. Vedo che il suo pisello si sta tirando su così lascio andare le sue palle e mi rimetto le mutande.

“Cose che capitano” dice lui vedendo che il suo pisello sta diventando barzotto.

Si mette un asciugamano sulla spalla rimanendo nudo.

“Vado a fare la doccia ma la prossima volta ti darò dei consigli su come far sviluppare quell’attrezzatura” dice dandomi una pacca sulla spalla e andando verso le docce. Mentre cammina vedo il suo bel culo peloso e sodo, segno di tanti allenamenti in palestra. Forse un giorno dovrei allenarmi con lui.

Io mi vesto e vado nella sala pesi. Nicola e il suo gruppo si stanno allenando assieme. Così io mi dirigo alla mia solita corsetta prima di passare ai pesi. Nicola mi fa un cenno con la mano e ritorna ai suoi pesi mentre io inizio la mia corsa.

I miei esercizi vanno bene e vedo che anche Nicola si sta allenando bene, lo vedo soddisfatto. Quando i suoi amici se ne vanno si fa vicino.

“Vuoi venire a casa mia più tardi?” mi chiede garbato.

Io lo guardo negli occhi e sorrido.




Ecco la parte 5. Lo so che non c'è ancora "sesso" ma le cose stanno per cambiare. Chi volete vedere assieme?
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